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La vita marina estrema delle Eolie

La vita marina estrema delle Eolie

Le Isole Eolie sono uno straordinario laboratorio naturalistico nel bel mezzo del Tirreno.

Incantano con la loro calamitante energia, incredibile biodiversità marina e terrestre, con spettacoli pirotecnici naturali e tempestosi giochi d’ acqua.

Ad aggiungersi al pacchetto, a profondità non superiori ai 20 m, sorgenti idrotermali sottomarine al largo delle coste delle isole di Panarea e Vulcano presentano caratteristiche uniche nel Mediterraneo, riscontrate soltanto in alcune aree oceaniche, tanto che nel Mar Mediterraneo i siti termali più studiati sono superficiali e si trovano nel Mar Egeo (Isola di Milos) e nel Mar Tirreno cioè proprio alle Eolie.

39 camini con forma generalmente conica e con un diametro medio di circa 4 metri, e altezze che variano da 1 a 4 metri, rappresentano “oasi di vita” anzi un “condominio” per organismi speciali e unici, capaci di vivere in condizioni, che da un punto di vista antropocentrico, risultano proibitive, prossime ai valori limite o che sono addirittura capaci di oltrepassarli. Si tratta degli estremofili.

Per chi non lo sapesse, sono “SuperBatteri” o “SuperArchea” che possono crescere a temperatura compresa tra 80°C e 110°C o in ambienti come il Mar Morto o capaci di tollerare bassi valori di pH, anche inferiori ad 1 grazie al loro genoma, i loro enzimi o “estremozimi” e le loro biomolecole.

Dalle sorgenti idrotermali fuoriescono fluidi con elevate concentrazioni di anidride carbonica, di idrogeno solforato e di minerali, con temperature elevatissime ed è in queste condizioni (che possiamo immaginare simili a quelle primordiali della Terra) e dove si combinano contemporaneamente più fattori di stress (elevata temperatura, acidità e pressione), che gli estremofili svolgono un ruolo ecologico importante nel funzionamento del sistema idrotermale e sostengono la vita dei numerosi organismi che vi abitano.

L’interesse biotecnologico degli estremofili delle Isole Eolie è rivolto alla possibilità di utilizzare le loro biomolecole per produrre detergenti, essere impiegati nell’industria alimentare, tessile, farmaceutica (attività antitumorali, antivirali e immunostimolanti). Sono capaci di produrre sostanze chiamate esapolisaccaridi con attività anti Herpes simplex -tipo 2 (HSV-2) e per non farci mancare nulla, gli estremofili eoliani possono essere sfruttati nel trattamento delle acque di scarico in alternativa ai trattamenti fisici e chimici.

La varietà delle forme di vita microscopiche e macroscopiche che popolano il mare Eoliano è molto più grande di quanto finora noto ed è proprio la particolarità di queste isole, un motivo in più per difendere questo forziere di tesori.
Nell’immagine potete ammirare emissioni gassose al largo di Panarea (Fonte: INGV)