Studi dì fattibilità per reintroduzioni
Filicudi WildLife Conservation si occupa anche di consulenza per studi di fattibilità per reintroduzioni. La reintroduzione di specie autoctone nelle aree di distribuzione naturale è un intervento gestionale che, in determinate condizioni, può contribuire alla conservazione di specie minacciate o in pericolo di estinzione, oppure alla espansione di specie con limitata potenzialità di dispersione (reinforcement), o ancora ad accelerare l'espansione di specie di interesse venatorio (restocking).
In Italia le reintroduzioni possono essere effettuate esclusivamente su autorizzazione delle regioni o delle province autonome. Esse, sentiti gli enti locali coinvolti e dopo adeguata consultazione del pubblico interessato, autorizzano l'intervento dandone comunicazione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e presentando appositi studi di fattibilità, che dimostrano che tali reintroduzioni contribuiscono in modo efficace a ristabilire dette specie in uno stato di conservazione soddisfacente (art. 12, comma 1, DPR n.120/2003).
Secondo quanto indicato nelle linee guida nazionali e internazionali per le immissioni faunistiche, lo studio di fattibilità per una reintroduzione deve comprendere i seguenti elementi:
- analisi critica delle motivazioni dell'intervento di reintroduzione
- inquadramento dell'intervento nelle strategie di conservazione locali, nazionali e internazionali
- valutazione dello status legale della specie in oggetto
- indagine finalizzata alla definizione sistematico-tassonomica della specie presente originariamente, la sua distribuzione pregressa, le caratteristiche ambientali pregresse dell'area, le cause e il periodo di estinzione
- verifica della disponibilità di fondatori idonei (sistematica, ecotipi, idoneità sanitaria ecc.)
- definizione delle esigenze ecologiche e dei principali fattori limitanti storici e attuali
- analisi delle cause di estinzione locale
- stima delle dimensioni minime vitali della popolazione (MVP)
- individuazione dell'area idonea alla reintroduzione (capacità portante e estensione per la MVP)
- verifica dell'idoneità sanitaria dell'area di reintroduzione
- verifica del quadro legale e socio-culturale
- valutazione dei potenziali effetti sulle diverse componenti delle biocenosi esistenti
- compatibilità con altri progetti di conservazione
- potenziali effetti sulle attività antropiche
- interventi di controllo, prevenzione e risarcimento dei danni
Allo studio deve seguire la preparazione di un programma esecutivo che preveda le azioni necessarie e le componenti operative coinvolte nell'intervento.
Alla realizzazione dell'intervento di reintroduzione deve seguire il monitoraggio degli individui rilasciati allo scopo di valutarne il tasso di sopravvivenza, la riproduzione, le condizioni sanitarie e l'evoluzione demografico-distributiva. I risultati devono essere diffusi tramite relazioni scientifiche e pubblicazioni divulgative.
Come tutti gli interventi di gestione, è necessario effettuare una costante valutazione critica dei risultati del monitoraggio per una eventuale revisione o sospensione del progetto (i.e. gestione adattativa).